Oggi è nu juorno buono
nasce Prossima Napoli - Costruiamo il futuro della nostra città, un appello di 150 giovani “tra precari, cervelli in fuga, ricercatori, giovani professionisti, lavoratori e lavoratrici autonome, provenienti da vari percorsi di impegno civile, sociale e politico” come si descrivono nel comunicato.
Ho seguito la nascita di questo movimento, ne ho seguito le fasi e il processo costituente. Si ci vedeva nelle case a ragionare sul futuro della città, si studiava, si organizzavano incontri formativi sulle piattaforme digitali. È stato un percorso lento ma che oggi prende forma e si presenta alla città.
Il gruppo è cresciuto, grazie alla caparbietà dei promotori che hanno coinvolto centinaia di giovani ed hanno realizzato una piattaforma sul web per diffondere il manifesto di adesione: “Lo scopo principale di questo processo, quindi, è riprogettare ed articolare collettivamente una visione di città, con al centro la mobilità, la salute, i diritti e modelli innovativi ed alternativi di sviluppo. Vogliamo immaginare nuove forme di aggregazione e nuove filiere di produzione e consumo per costruire alternative a emigrazione e disoccupazione”.
L’appello è stato già firmato da circa 200 persone e si può aderire online direttamente sul sito.
L’idea cardine del nascente movimento è la partecipazione e la programmazione. Già da tempo i partiti hanno chiuso le sezioni, i circoli, le sedi per discutere. La città è già da qualche anno in balia dell’incertezza politica con il conseguente abbandono della guida, che ormai va a tentoni, lasciando ancora tanti progetti aperti se non abbandonati. Prossima Napoli ha degli obbiettivi chiari, ha coinvolto e vuole ancora coinvolgere, non solo l’intellighenzia napoletana ma anche i tanti che si sentono orfani di riferimenti in città.
“Per farlo è necessario ripensare il modello di sviluppo della città attorno a dei principi fondamentali troppo spesso invocati retoricamente, ma senza serie progettualità: ecologia, circolarità, cura, rigenerazione. Vogliamo convocare le tante energie ed intelligenze che si sono formate in questa città, ma che non hanno potuto esprimere nella propria terra o nel dibattito cittadino le rispettive competenze”.
È un progetto ambizioso, si sentiva il bisogno di creare nuove forme di partecipazione e costruzione di energie libere che mettono al centro del dibattito il futuro della città con idee, proposte e visione. Prossima Napoli usa la formula di uno spazio aperto di discussione e di elaborazione di discorsi e pratiche critiche della contemporaneità, capace di farsi processo sociale e politica.
Mi ricorda l’esperienza dei Forum Sociali che circa vent’anni fa si venivano a creare a livello mondiale con l’esperienza di Porto Alegre ma che si formavano anche in ogni città e regione del nostro Paese, diventandone l’epicentro europeo. Quest’esperienza riusciva a mettere insieme le persone al di là dei partiti dando risalto ai temi. Poi conosciamo la storia come è andata a finire e la chiara volontà di far fallire l’appuntamento di Genova 2001.
Quindi, bisogna applaudire al coraggio di questo giovani napoletani che superando ogni estrazione culturale e politica pongono al centro del dibattito la visione progettuale della città: “La Next Generation napoletana è pronta a costruire un manifesto programmatico che indichi spunti per l’agenda dai prossimi anni e vuole farlo attraverso un lavoro collettivo”. Queste è il loro appello che si legge nel comunicato.
Io, come tanti napoletani, sono andato via all’estero per lavoro. La nostra generazione è stata schiacciata da una classe dirigente incapace di guardare al futuro pensando solo al mantenimento del loro status quo. Molti di noi non sono riusciti a trovare spazio in una città ingessata da decenni, dove i partiti hanno lottizzato tutto annullando di fatto anche gli spazi di partecipazione. Questo movimento nasce con l'idea di scalfire la vecchia politica e di proporre una nuova classe politica, è il momento di una nuova generazione che ha competenza, valori e passione.