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Coraggio e Orgoglio

LETTERA APERTA A EUROPA VERDE E SINISTRA ITALIANA

L'Italia è un paese socialmente fermo in cui tardano ad affermarsi i diritti del tempo presente e i decisori politici premiano i vecchi privilegi. La pandemia sembrava avere messo in discussione tutto ma la storia sta tornando come era prima: nessun cambiamento reale e solita retorica insignificante. L'urgenza appartiene solo alle questioni dei pochi mentre per tutto il resto del popolo solo rinvii e questioni lasciate aperte.<<

Le elezioni anticipate e le alleanze messe in campo mettono Sinistra Italiana e Europa Verde davanti a una scelta precisa: andare da soli o accettare il ricatto liberista del PD e di Calenda.

Non si può accettare che la storia della sinistra, del pacifismo, del femminismo, e dell'ecologismo italiano, che la tradizione di Giuseppe Di Vittorio, Antonio Gramsci, del Sereno Reagis e di Alex Langer venga ricattata e umiliata.

Noi riteniamo che ci sia L'Italia vera fuori da quella alleanza, c'è l'Italia che soffre, l'Italia costretta al precariato, a subire vessazioni per un diritto, ad andare in Svizzera per morire, ad emigrare per lavoro, a non vedersi riconosciuto il diritto alla cittadinanza, alal sanità pubblica, agli asili nido, all'istruzione e alla formazione continue e gratuite, all'equo compenso; l'Italia delle nuove generazioni che combattono per il clima, per la libertà di espressione del corpo e della mente; l'Italia che vuole la pace; l'Italia che non vuole consegnarsi alle destre.

Per questo chiediamo che la questione sociale e quella ecologica possano camminare sulle loro gambe e si presentino da soli alle prossime elezioni e che dal 26 settembre si parta con una vera costituente politica che vada oltre Sinistra Italiana e Europa Verde e che coinvolga l'intero Paese. Auspichiamo che anche le liste, in coerenza con tale visione, siano aperte il più possibile alla società civile e ai movimenti.

Il futuro è nelle scelte che si fanno adesso, è nella voglia di assumersi il rischio delle proprie scelte.

Caro Nicola Fratoianni e caro Angelo Bonelli avete una responsabilità enorme:

 ESSERE ALTERNATIVI.


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